Come «Blinding Lights» di TheWeekend è diventata una top hit 2020 e quali sono state le altre più ascoltate negli ultimi 5 anni

Quello dell’entourage di TheWeekend è stato un lavoro strategico, sorretto dall’abilità dell’artista, dalla potenza del pezzo e dalla produzione di Max Martin (già complice del successo di hit memorabili, da Britney Spears a Katy Perry e Taylor Swift), ma anche dal piano di promozione legato alla piattaforma di streaming e al social che ha fatto conoscere il pezzo di Abel Tesfaye a tutti.

TheWeekend, che dell’alternative r’n’b ha fatto il suo marchio di fabbrica e che ha prodotto uno degli album più potenti del 2020, (After Hours) qui ha “semplicemente” aggiunto il giusto mix di synth anni 80. Beat elettronici e una diffusa malinconia hanno fatto il resto. E se in principio tutti i riflettori erano puntati sul primo suo singolo, Heartless, dopo poco è stato ben chiaro che il pezzo forte sarebbe stato Blinding Lights. Da lì si sono avvicendate coreografie su coreografie, challenge su challenge, supportate dai fan che, se in parte hanno emulato quanto fatto nel suo videoclip, in bilico tra Thriller, Joker e Paura e Delirio a Las Vegas, in parte, si sono semplicemente lasciati travolgere da un trend e hanno giocato con l’ironia.

Il risultato? Alla voce #blindinglightschallenge risultano oltre 357 milioni di visualizzazioni, 8.7 milioni per #blindinglightsdance e oltre 3 miliardi sotto l’hashtag #blindinglights.



TheWeekend, però, è in ottima compagnia: basti pensare, ad esempio a Toosie Slide di Drake o a Rockstar di DaBaby feat Roddy Ricch e alle coregorafie che quotidianamente vengono generate. Ma sapete quali sono state le altre hits di successo su Spotify negli ultimi 5 anni? Riascoltiamole insieme:
2015 – Major Lazer & DJ Snake, «Lean On» (feat. MØ)
Pare che prima di spopolare, questo pezzo sia stato proposto a Rihanna e a Nicky Minaj(che l’hanno rifiutato), per poi essere riarrangiato più volte fino alla potente e definitiva versione. Nel 2015 ha spopolato e non poteva che essere così, essendoci dietro lo zampino del gruppo americano-giamaicano dei Major Lazer, con il featuring di French DJ, il producer DJ Snake e con l’artista danese MØ.
2016 – Drake, «One Dance»
Complice la collaborazione del cantante nigeriano afrobeat Wizkid e della cantante britannica Kyla, il pezzo ha un sample tratto da Do You Mind?, brano funky del 2008 di Crazy Cousinz e, appunto, Kyla. Un successo planetario che ha avuto origine dalla passione di Drake per questo brano: l’ha voluto, l’ha rivisitato e si è lanciato nella dancehall (sì, questo è anche il prologo di un altro pezzone, nel 2016: Work con Rihanna
2017- Ed Sheeran, «Shape of You»
A inaugurare il 2017 fu questo pezzo, pensato in origine per Rihanna e che mixa sonorità dancehall e tropical. Nel 2018, poi Ed Sheeran ha persino vinto un Grammy alla Miglior Interpretazione Pop Solista, il motivo è entrato in testa a fans di mezzo mondo e non ne è più uscito.
2018 – Drake, «God’s Plan»
Il singolo è da urlo, ma c’è un buon motivo in più per ricordare questo pezzo da record: il rapper gentile Drake ha donato 996, 631.90 mentre girava il videoclip (riguardatelo, fa bene al cuore). L’artista ha definito il video “la cosa più importante che ho fatto nella mia carriera” e ha spinto i fan a compiere altrettante buone azioni, uscendo all’aria aperta: “Non dovete suonare la canzone in sottofondo o usare qualche hashtag, non è per gli streaming o per le altre tattiche simili”.
2019 – Shawn Mendes e Camila Cabello, «Señorita»
Influencers, fans, stilisti di mezzo mondo hanno ballato questo pezzo su TikTok, l’hanno riascoltato su Spotify e aggiunto alle stories Instagram. E così questo singolo ha infiammato l’estate 2019 e l’ha decisamente riempito di sensualità (cercate in modalità random le innumerevoli coreografie prodotte e capirete perchè).