E’ morta Franca Valeri

Franca Valeri, 100 anni

E’ morta Franca Valeri. L’attrice, nata a Milano nel 1920, aveva appena compiuto 100 anni il 31 luglio.

“Franca Valeri ha terminato la sua vita. Si è spenta dolcemente, a 100 anni appena compiuti. L’abbiamo celebrata per questo compleanno e, pochi mesi fa, con il Premio David per la sua carriera. Vorrei esprimere solo gratitudine: per la sua amicizia, e per la ricchezza e l’originalità delle sue creazioni”. E’ il ricordo del presidente dell’Anica, Francesco Rutelli. “Sua figlia Stefania ha condiviso, quando stamattina le ho detto di questo sentimento: “La sua canzone preferita era ‘je ne regrette rien'”. Nulla da rimpiangere, molto da celebrare, per un secolo di vita in cui Franca, scrivendo in prima persona quello che interpretava sulla scena, ha rovesciato i modelli della soggezione della donna. E, come abbiamo ricordato col suo amato Urbano Barberini – conclude Rutelli – sempre sotto il governo dell’ironia”.

L’ultima intervista il 4 Luglio

“ Ogni volta che mi illudo d’incontrare quel signore che ritengo sia il teatro, mi rendo conto di vivere la più bella illusione della mia vita” ha sempre detto Franca Valeri ed è in questa illusione, in questo incontro, il segreto della sua vitalità, della sua longevità senza mai perdere il contatto col mondo e le sue trasformazioni, particolarmente evidente in questo momento in cui sta per compiere, il 31 luglio, 100 anni. Facile dire, di un’ artista che ha interpretato i vizi, i mutamenti, le debolezze di una società in grande trasformazione ricordando che questa signora, colta, ironica, è stata la prima vera voce femminile autonoma della scena italiana, sin dal debutto nel 1948. In ”Bugiarda no, reticente” poco prima dei 90 anni aveva scritto: ”La nostra generazione era preparata. La preparazione non è solo forza fisica, ed e’ indubbio che noi siamo più robusti dei giovani, l’esercizio è soprattutto di genere morale”. Allora ancora saliva in scena mentre si batteva pubblicamente e riusciva a far cancellare il progetto di una discarica vicino a Villa Adriana. E mentre tutti la ricordavano ancora come la Signorina Snob o la Sora Cecioni, amava sottolineare come a un certo punto l’avessero riconosciuta come “scrittrice e autrice di vari libri e commedie” e non più solo come attrice comica tv, tra l’altro tradita sulle sue origini culturali dal proprio nome d’arte, derivato dal raffinato poeta francese Paul Valery, ”perché mio padre non voleva facessi teatro”, al posto dell’originale Franca Maria Norsa. E infatti la sua grandezza è proprio nella raffinatezza del suo umorismo, come della sua satira, capace di sedurre gli intellettuali e assieme di conquistare il pubblico più popolare, in un percorso che nasce nel dopoguerra e dal suo sodalizio con Vittorio Caprioli (poi diventato suo marito) e Valerio Bonucci con cui diede vita nel 1951 ai ”Gobbi”.

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