Dopo l’intervista di Harry e Meghan, Londra sotto choc: «Togliete loro i titoli reali». Terremoto a Buckingham Palace!

Dopo l'intervista di Harry e Meghan, Londra sotto choc: «Togliete loro i titoli reali». Ma negli Usa li difendono

Inaccettabile l’accusa di razzismo lanciata dalla duchessa, il Times tuona: «I Sussex devono pagare». Ma i media americani sono schierati compatti al suo fianco


Il Regno Unito si è svegliato stamattina sotto choc, investito dall’onda d’urto dell’intervista di Harry e Meghan con Oprah Winfrey. Due ore di confessione a cuore aperto che hanno inferto un colpo devastante alla monarchia: come hanno scritto i giornali, ci si aspettava un lancio di granate, ma quelli hanno affondato tutta la flotta. Il missile nucleare lanciato contro i Windsor è l’accusa di razzismo: la famiglia reale avrebbe avuto da ridire sul fatto che il piccolo Archie, il figlio dei duchi di Sussex, rischiava di avere la pelle «troppo scura».

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Quel che è peggio, Harry e Meghan non hanno voluto rivelare chi fosse l’autore dei commenti: lasciando quindi planare il sospetto su tutti i reali (anche se poi è stato precisato che sotto accusa non ci sono né Elisabetta né Filippo).

In una società multi-etnica come quella britannica, questa è l’arma fine-di-mondo: il razzismo è vissuto come un obbrobrio inaccettabile, al quale nessuno può sopravvivere. E non è un caso che il governo di Londra abbia subito marcato la distanza, affermando che «non c’è posto per il razzismo nella nostra società»: mentre i laburisti hanno addirittura reclamato un’inchiesta da parte di Buckingham Palace.

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Ma gli animi sono divisi. Stamattina il Times è suscito con un ampio commento intitolato «I Sussex devono pagare il prezzo per aver bruciato i ponti»: e l’autrice chiede che Harry e Meghan vengano spogliati dei loro titoli reali. Un punto di vista che molti nelle ultime ore hanno condiviso sui social media. Dall’altra parte dell’Atlantico, le reazioni sono invece compatte: gli americani, se possibile ancora più sensibili al tema della discriminazione razziale, si sono schierati tutti a difesa di Meghan. Frotte di celebrities, da Serena Williams ad Amanda Gorman, sono scese in campo per manifestare la propria indignazione. E c’è da chiedersi se questa frattura culturale non possa arrivare a lambire anche i rapporti fra Biden e Johnson. Invece a Palazzo, per il momento, tutto tace. Ma le pressioni per una presa di posizione crescono: ed è difficile che la regina, che è stata informata già a colazione dei contenuti dell’intervista, possa continuare a far finta di niente. Come insegna la dolorosa esperienza della morte di Diana 24 anni fa, il silenzio non è sempre la scelta migliore.

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