Melinda e Bill Gates, il divorzio pianificato e la divisione di un impero

Si divideranno un patrimonio da 146 mld. Incognite sul futuro della Fondazione, ente di beneficenza privato più influente al mondo

Melinda French Gates and Bill Gates 
Melinda Gates and Bill Gates 

Un divorzio è questione privata, ma quando a separarsi sono due tra i maggiori filantropi del mondo, co-presidenti della fondazione privata di beneficenza più influente del pianeta, ecco che “l’irrimediabile rottura” diventa un fatto che può avere conseguenze sulla vita di milioni di persone. La fine del matrimonio di Bill e Melinda Gates, a 27 anni dal sì, è una notizia soprattutto per gli impatti che potrà avere sulla loro fondazione – la Bill & Melinda Gates Foundation – un gigante della beneficenza con beni per oltre 51 miliardi di dollari, impegnato in assistenza sanitaria, lotta alla povertà, accesso all’istruzione e alle tecnologie, lotta contro la pandemia di Covid-19.

Nella nota congiunta in cui annunciano il divorzio, i due filantropi affermano: “Dopo aver riflettuto a lungo e lavorato sulla nostra relazione, abbiamo deciso di mettere fine al nostro matrimonio. Negli ultimi 27 anni, abbiamo cresciuto tre figli incredibili e costruito una fondazione che lavora in tutto il mondo per permettere alle persone di condurre vite in salute e produttività. Continuiamo ad avere fiducia in quella missione e continueremo a lavorare insieme alla fondazione, ma non crediamo più di poter crescere insieme come coppia nella prossima fase delle nostre vite. Chiediamo spazio e riservatezza per la nostra famiglia mentre navighiamo questa nuova vita”.

Una nota della fondazione afferma che i due ex coniugi rimarranno in carica come co-presidenti e amministratori fiduciari, allontanando almeno per il momento l’ipotesi di uno sconvolgimento interno. “Non sono previste modifiche ai loro ruoli o all’organizzazione. Continueranno a lavorare insieme per modellare e approvare le strategie della fondazione, sostenere le questioni della fondazione e impostare la direzione generale dell’organizzazione”, recita il testo.

La domanda però rimbalza lo stesso sui siti e le piattaforme di tutto il mondo. “Cosa comporterà il divorzio di Bill e Melinda Gates per la loro fondazione?”, si chiede ad esempio il Los Angeles Times. Per David Callahan, fondatore di Inside Philanthropy, pubblicazione digitale specializzata nel mondo della filantropia, ci sono “molte domande senza risposta qui”. In particolare, c’è la possibilità che, dopo l’accordo di divorzio, Melinda voglia creare una propria fondazione e dedicarsi a cause diverse, concentrandosi di più sulle donne. Melinda French Gates, che ha recentemente aggiunto il suo nome da nubile sulla maggior parte dei suoi siti web e social media, ha assunto negli ultimi anni un ruolo sempre più centrale nella fondazione. Nel 2015 ha fondato anche Pivotal Ventures, una società di investimento focalizzata su donne e famiglie, e nel 2019 ha pubblicato un libro, “The Moment of Lift”, incentrato sull’empowerment femminile. Nel libro la 56enne racconta della sua infanzia, della vita e delle difficoltà private come moglie di un’icona pubblica e come mamma casalinga con tre figli.

“Non c’è motivo particolare per pensare che qualcosa cambierà nella fondazione e nel suo lavoro. Ha una grande dotazione. Dispone di uno staff professionale di oltre 1.600 persone. Ha una serie di programmi davvero ben sviluppati”, ha commentato Callahan. “Per me, la grande domanda è: Melinda ottiene una cifra considerevole nell’accordo per il divorzio? Se è così, cosa farà per forgiare il proprio percorso di filantropa indipendente?”.

I dettagli dell’accordo di divorzio non sono stati resi noti, ma si viaggia nell’ordine di decine di miliardi di dollari: il patrimonio complessivo dei due – secondo il Bloomberg Billionaires Index – ammonta a 146 miliardi di dollari, una fortuna che spazia dall’industria tecnologica al settore immobiliare, dalle società di investimento ai trust per la salute globale e la lotta al cambiamento climatico. E poi terreni, terreni e ancora terreni: quasi mille chilometri quadrati di terra acquistati da Bill nel corso degli anni, fino a diventare il più grande “farmer” degli Stati Uniti

Come affermato dagli stessi ex coniugi, la decisione di divorziare è arrivata dopo una lunga riflessione. A chiedere ufficialmente il divorzio è stata Melinda; la pratica si è poi svolta in modo consensuale. La coppia avrebbe già firmato un contratto di separazione ma il documento non è incluso nella richiesta di divorzio. Nelle carte si precisa che al momento del matrimonio, 27 anni fa, non è stato firmato nessun accordo prematrimoniale, e che Melinda non ha fatto domanda di alimenti. Secondo il sito Tmz, i Gates hanno chiesto una sentenza di divorzio entro il prossimo aprile: si prevede che si arriverà a un accordo senza nessuna battaglia legale.

L’annuncio è arrivato dopo che la figlia più piccola, Phoebe Adele, ha compiuto 18 anni. “È stato un periodo difficile per tutta la famiglia, per il momento non commenterò oltre”, ha scritto la stessa Phoebe sui suoi canali social. Gli altri due – Jennifer Katharine, 25 anni, Rory John, 21 – non hanno rilasciato alcun commento sulla decisione dei genitori.

Bill e Melinda Gates si sono incontrati per la prima volta alla fine degli anni Ottanta a Microsoft, l’impero informatico co-fondato da Bill nel 1975. Melinda entrò nella società nel 1987 come product manager. Nel documentario Netflix che parla della storia di Gates, Melinda ha raccontato un aneddoto sull’inizio della loro storia: “Una volta ho trovato Bill mentre scriveva su una lavagna i pro e contro del matrimonio”. Il sì avvenne nel 1994 sull’isola hawaiana di Lanai, tra grandi misure di sicurezza per evitare i paparazzi (Gates aveva affittato tutti gli elicotteri disponibili sull’isola). Con l’arrivo del primo figlio, Melinda decise di lasciare l’azienda per dedicarsi solo alla famiglia.

Dal 2000 – e poi sempre di più – la fondazione diventa il pensiero principale di entrambi. La coppia, insieme a Warren Buffett, ha dato origine nel 2010 alla campagna The Giving Pledge, che richiede ai firmatari – per lo più miliardari – di impegnarsi a dedicare la maggior parte della loro ricchezza a cause filantropiche o di beneficenza, durante la loro vita o per testamento. A partire dal 2016, si stima che le donazioni raccolte da The Giving Pledge ammontino a 600 miliardi di dollari.

Quanto alla Bill & Melinda Gates Foundation (BMGF), è senza dubbio la fondazione privata più influente del mondo, con una dotazione del valore di oltre 50 miliardi di dollari. Fin dalla sua nascita, nel 2000, si è concentrata sulla salute e lo sviluppo globali e sulle questioni relative all’istruzione. La BMGF è anche uno dei finanziatori principali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: nell’ultimo esercizio contabile, la fondazione ha fornito il 45% dei fondi delle ONG dell’OMS, o in altre parole il 12% delle spese operative totali dell’Organizzazione. Nel corso dei cinque anni dal 2016 al 2020, la fondazione ha contribuito con 1.553 miliardi di dollari a Gavi – the Vaccine Alliance, cooperazione di soggetti pubblici e privati con lo scopo di migliorare l’accesso all’immunizzazione per la popolazione umana in paesi poveri. Insieme a CEPI (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations), si tratta delle due realtà che gestiscono Covax, iniziativa concepita per facilitare un accesso equo e globale ai vaccini. Al Global Vaccine Summit nel giugno 2020, la BMGF ha promesso 1,6 miliardi di dollari (poco meno del 20% del totale) per i successivi cinque anni. Quando si parla di sospensione dei brevetti alle case farmaceutiche, però, Bill Gates resta un fermo oppositore, posizione che gli è valsa le critiche di una parte del mondo legato alla cooperazione.

La possibilità che Melinda Gates voglia mettersi in proprio sarà seguita da vicino dopo che MacKenzie Scott, ex moglie dell’amministratore delegato di Amazon Jeff Bezos, ha stupefatto il mondo filantropico donando più di 4 miliardi di dollari nell’arco di quattro mesi l’anno scorso. Bezos ha conservato i tre quarti delle azioni Amazon, mentre Scott ha ricevuto circa 36 miliardi di dollari in azioni, diventando una delle persone più ricche del mondo. In un post su Medium ha spiegato di essersi sentita in dovere di accelerare la sua opera filantropica perché “questa pandemia è stata una palla da demolizione nelle vite degli americani già in difficoltà”.

Bill Gates, un tempo la persona più ricca del mondo, ha un patrimonio che vale circa 131 miliardi di dollari, secondo Forbes. È meno di Bezos, che ha un patrimonio netto di circa 197 miliardi, ma comunque sufficiente per piazzarsi al quarto posto nella classifica dei più ricchi del pianeta. Secondo Callahan, ci sono indicazioni che Melinda potrebbe volersi concentrare maggiormente sull’emancipazione delle donne, che è stato uno degli obiettivi della fondazione della coppia negli ultimi cinque anni. “La Gates Foundation ha pubblicato una lettera annuale ogni anno che è sempre stata scritta da Bill Gates. Poi, alcuni anni fa, hanno iniziato a firmare quella lettera insieme. Questa novità è stata ampiamente vista come un segno del suo rafforzamento e della volontà di svolgere un ruolo più articolato nel plasmare le priorità della fondazione”, ha osservato. “Quello che non sappiamo è quanto le piacerebbe fare”.

“Il divorzio dei Gates farà più che sconvolgere la vita di una famiglia. Si ramificherà nel mondo degli affari, dell’istruzione, della salute pubblica, della società civile, della filantropia e oltre”, ha commentato a Reuters Anand Giridharadas, autore del libro “Winners Take All”. “Questo perché la nostra società ha commesso il colossale errore di permettere alla ricchezza” – vale a dire ai super ricchi – “di acquistare la possibilità di prendere decisioni quasi governative come privati cittadini”. Quando a scoppiare è una coppia che ha la capacità di direzionare miliardi in questo o quel progetto, ecco che il capolinea di un amore può diventare un affare globale.

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