
Vi capita di guardare qualcuno usare lo smartphone e di controllare il telefono poco dopo? Anche questa è una forma di dipendenza da smartphone, ma a differenza delle altre è contagiosa.
A me gli occhi: anzi, allo smartphone
Ci sono gesti che ripetiamo inconsapevolmente ogni giorno. Fra questi, nel 2021, controllare lo smartphone è in cima alla lista.
Monitorare messaggi e notifiche sui Social, scattare foto da postare su Instagram sembrano istinti incontrollabili e a quanto pare, a detta degli esperti, abbastanza contagiosi. Basta accorgersi che la vicinanza con chi usa lo smartphone ci porta a fare altrettanto in un batter di ciglia.
E’ una forma di dipendenza da smartphone? Sembrerebbe, ma non delle più comuni.
Gli esperti parlano di contagiosità dell’uso del cellulare. Evidenziano che basta guardare per 30 secondi una persona alle prese con lo smartphone, per controllare a nostra volta il telefono.

Lo studio dell’Università di Pisa sugli smartphone
Qualcuno guarda lo smartphone? Secondo gli esperti dell’Università di Pisa, poco dopo la metà delle persone nelle vicinanze faranno lo stesso.
Ci si imita a vicenda senza rendersene conto, è questo il succo dell’indagine universitaria che riconduce il comportamento al cosiddetto effetto camaleonte (una sorta di mimetismo che aiuta le persone a stringere legami, ndr).
Eppure, a detta degli studiosi, l’uso dello smartphone avrebbe l’opposto effetto di allontanare gli esseri umani e aumentare l’isolamento sociale.
L’indagine condotta a Pisa ha osservato 88 donne e 96 uomini in 820 differenti situazioni, mentre si trovano al parco, al ristorante, sui mezzi di trasporto pubblici e nelle sale d’attesa. Il 50% del campione ha controllato il telefono entro soli 30 secondi da chi lo ha fatto poco prima.
E’ una questione di mimica, di imitazione non consapevole di chi ci sta fianco, anche se si tratta di sconosciuti. Il dato più curioso emerso dallo studio è proprio questo: le persone ripetono il gesto senza accorgersene, non perché hanno bisogno di guardare lo smartphone.