
La popstar americana, in un’intervista radiofonica, ha anche raccontato di avere avuto il Covid: «Senza il vaccino sarei morta»
Contenuti che descrive come «violenti e abusivi», oltre che degradanti per il corpo femminile e per le donne in generale: la star della musica Billie Eilish ha raccontato in un’intervista radiofonica la sua esperienza traumatica con la pornografia, a cui ha detto di essere stata esposta fin da quando aveva 11 anni. «Pensavo che fosse così che si impara come fare sesso», ha confessato la cantante californiana, 19 anni, aggiungendo che l’esperienza l’ha portata a «non dire no a cose che non andavano bene, pensando dovesse essere quello da cui dovevo sentirmi attratta» quando ha iniziato ad avere lei stessa i primi rapporti.
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«Ho avuto gli incubi»
Ripensando alla sua esperienza, Eilish ha aggiunto di sentirsi «sconvolta» per l’influenza negativa che i contenuti pornografici hanno avuto su di lei e ha aggiunto di considerare oggi il porno «una vergogna», soprattutto in relazione alla rappresentazione dell’universo femminile nei video hard. Una consapevolezza che è arrivata dopo un primo momento di iniziale favore verso il mondo del porno: «All’inizio ero una sostenitrice, ne parlavo, pensavo di essere cool perché non avevo nessun problema in merito e anzi non ci vedevo niente di male», ha detto. Poi, però, ha realizzato che i contenuti visti quando era così giovane le hanno «distrutto il cervello e provocato incubi». Secondo Eilish il problema di fondo è che la pornografia, specie in età precoce, distorce l’idea di quel che sia normale e consensuale durante il sesso.
Il Covid
Ospite dello show radiofonico SiriusXM di Howard Stern, Billie Eilish ha raccontato anche di aver avuto il Covid-19 all’inizio di quest’anno e di essere stata molto male per quasi due mesi, nonostante fosse vaccinata: «Non sono morta e non ero in pericolo di vita, ma ciò non toglie quanto è stato tremendo – ha detto -. Voglio essere chiara che è per via del vaccino che sto bene. Penso che se non fossi stata vaccinata sarei morta perché era davvero un brutto caso».