
Dopo gli Oscar, sono stati consegnati anche i premi che incoronano i migliori della musica americana. A sbancare i Grammy è stato senz’altro Jon Batiste che ha portato a casa cinque premi su undici nomination, tra cui “album dell’anno”. Successo anche per i Silk Sonic, dietro cui si nascondono Anderson .Paak e Bruno Mars, che con “Leave the door open” hanno vinto quattro statuette tra cui quella alla miglior registrazione e alla miglior canzone. Com’era prevedibile, è stata Olivia Rodrigo a conquistare il premio come miglior artista emergente.

Commozione e applausi scroscianti per i tre Grammy ai Foo Fighters, che, a pochi giorni dalla tragica morte del batterista Taylor Hawkins- ricordato nel segmento dell’In Memoriamgrazie a una straordinaria interpretazione di Rachel Ziegler, Ben Platt, Cynthia Erivo e Leslie Odom Jr. sulle note di Somewhere – si sono portati a casa i Grammy per la miglior canzone, il miglior album e la miglior performance rock pur non presenziando all’evento. «Questo è il momento della serata in cui avrei dovuto annunciare i Foo Fighters. Avremmo dovuto celebrare con loro la vittoria di tre Grammy. Ma loro, naturalmente, non sono qui, per la tragica scomparsa del loro leggendario batterista Taylor Hawkins», ha detto il presentatore Trevor Noah, mentre poco dopo, a ricordare Hawkins, è stata anche Billie Eilish, che ha reso omaggio al batterista dei Foo Fighters cantando la canzone Happier Than Everindossando una maglietta nera con sopra stampato il suo ritratto.

Insieme a Billie Eilish e Olivia Rodrigo, Justin Bieber era tra i favoriti della serata. Nonostante le otto nomination non ha portato a casa alcun premio. Anzi, uno sì: è quello per la performance più surreale della serata. Merito della “censura istantanea” della CBS, che durante Peaches non è riuscita a silenziare in tempo le parole sconvenienti del testo (tra cui “weed” e “badass bitch”) e ne ha censurate altre, mandando in confusione i Beliebers e facendo ridere tutti gli altri.


La lista dei vincitori
- Album dell’anno – Jon Batiste, “We are”
- Registrazione dell’anno – Silk Sonic, “Leave the door open”
- Miglior performance pop (di un duo o gruppo) – Doja Cat featuring SZA “Kiss Me More”
- Miglior album pop – Olivia Rodrigo, “Sour”
- Miglior album R&B – Jazmine Sullivan, “Heaux Tales”
- Miglior performance rap – Baby Keem featuring Kendrick Lamar, “Family ties”
- Miglior artista emergente – Olivia Rodrigo
- Canzone dell’anno – Silk Sonic, “Leave the door open”
- Miglior album country – Chris Stapleton, “Starting over”
- Miglior performance solista pop – Olivia Rodrigo, “Drivers license”
- Miglior registrazione dance/elettronica – Rüfüs Du Sol, “Alive”
- Miglior album dance/elettronica – Black Coffee, “Subconsciously”
- Miglior performance country di un duo o un gruppo – Brothers Osborne, “Younger me”
- Miglior performance rock – Foo Fighters, “Making a fire”
- Miglior performance metal – Dream Theater, “The alien”
- Miglior canzone rock – Foo Fighters, “Waiting on a war”
- Miglior album rock – Foo Fighters, “Medicine at Midnight”
- Miglior album alternativo – St Vincent, “Daddy’s Home”
- Miglior performance R&B – Silk Sonic, “Leave the door open” a pari merito con Jazmine Sullivan – “Pick up your feelings“
- Miglior perfomance R&B tradizionale – HER, “Fight for You”
- Miglior canzone R&B – Silk Sonic, “Leave the door open“
- Miglior album rap – Tyler, the Creator, “Call me if you get lost”
- Miglior canzone rap – Kanye West featuring Jay-Z, “Jail”
- Miglior performance rap melodico – Kanye West featuring the Weeknd and Lil Baby, “Hurricane”
- Miglior canzone country – Chris Stapleton, “Cold”
- Miglior performance solista country – Chris Stapleton, “You should probably leave“
- Miglior album latin pop – Alex Cuba, “Mendó“