L’attore, sceneggiatore, regista (e oggi anche scrittore) è nato a Roma il 14 aprile 1982
«Come te nessuno mai» e il successo

Considerato ai tempi del suo esordio l’enfant prodige del cinema italiano Silvio Muccino – che proprio oggi compie 40 anni – nasce a Roma il 14 aprile 1982. Il debutto sul grande schermo avviene molto presto, a soli 16 anni, in un film diretto da suo fratello Gabriele (con il quale ha anche scritto la sceneggiatura): «Come te nessuno mai» (1999). In seguito al grandissimo successo ottenuto la sua carriera come attore prenderà il volo: dopo aver interpretato Paolo, il figlio ribelle di Laura Morante e Fabrizio Bentivoglio in «Ricordati di me» (2003), nel 2004 Silvio si dividerà tra la commedia sentimentale «Che ne sarà di noi» di Giovanni Veronesi (con il quale scrive la sceneggiatura) e il thriller di Dario Argento «Il cartaio».
SILVIO MUCCINO SPIEGA LA ROTTURA CON IL FRATELLO GABRIELE – E così, in una domenica pomeriggio di primavera, in diretta all’Arena di Giletti, Silvio Muccino ha risposto agli interrogativi che ci ponevamo da anni, da quando cioè dura la faida mediatica tra i fratelli Muccino. Silvio Muccino, che fino ad ora ha quasi sempre taciuto nonostante le accuse del fratello Gabriele di avergli voltato le spalle senza motivo, ha raccontato tutto a Giletti.

La storia è lunga e intricata, ma il cuore del problema è uno: la famiglia Muccino nasconderebbe, dietro una facciata di felicità, una realtà piuttosto disastrosa. Ricapitolando: da quattro anni a questa parte, a periodi alterni, Gabriele Muccino accusa (spesso via Facebook e Twitter) il fratello minore di aver chiuso ogni rapporto con lui e con la famiglia, e per di più senza motivo. Anzi, un motivo ci sarebbe stato, e cioè il plagio della sceneggiatrice Carla Vangelista, che con Muccino junior avrebbe una relazione. Ma anche quelle sono voci: Muccino e la Vangelista sono in realtà amici e hanno lavorato insieme. La vicenda si è chiusa con una denuncia per diffamazione della Vangelista, a cui Gabriele ha cercato di rimediare ultimamente con una lettera di scuse. Ma la storia è in realtà molto più complessa di così.

Silvio Muccino: i motivi dell’allontanamento dalla famiglia

Silvio Muccino ci tiene a precisare che non è vero che si è allontanato dalla famiglia senza alcun motivo. In primo luogo a influenzarlo le numerose pressioni di una famiglia fondamentalmente infelice, nella quale lui – ultimo figlio arrivato 12 anni dopo la sorella – doveva fare da collante. Ai vari dissapori interni al nucleo famigliare si è aggiunto in seguito un fatto estremamente grave, che ha coinvolto la violinista Elena Maioni, prima moglie di Gabriele Muccino.
Silvio Muccino ha raccontato a Giletti di come Elena subisse violenze fisiche dal marito, e lui l’aveva capito. Fino a quando la Maioni, a causa di uno schiaffo ricevuto dal marito, si ritrovò con una perforazione del timpano: all’epoca dell’episodio era stato proprio Silvio ad accompagnarla al pronto soccorso. Un episodio che la donna denunciò chiedendo i danni, ma il processo fu compromesso proprio dalla testimonianza di Silvio Muccino, il quale ha detto apertamente di aver fornitofalsa testimonianza in seguito alle pressioni della famiglia. Silvio è ora pentito di quanto ha fatto, e ha spiegato che si assumerà le responsabilità legale del reato commesso.
Ma fu proprio questo episodio a far capire definitivamente a Silvio quanto fosse malato il suo rapporto con la famiglia, che l’aveva portato a compiere un gesto del genere. Fu quello il vero momento di rottura, e Gabriele Muccino sarebbe stato al corrente del disagio del fratello minore (lo dimostrerebbero mail scambiate tra i due fratelli). Ma a far scoppiare la rottura definitiva è un episodio relativamente banale: Gabriele propone a Silvio di aprire con lui una società per vendere magliette, ma il fratello minore rifiuta, e il maggiore non gli perdona questa assenza di disponibilità. “E’ questo il motivo per cui abbiamo chiuso ogni rapporto. Io non l’ho più cercato, né lui né la mia famiglia“, dice Silvio.
Giletti chiede prevedilmente il motivo di questa confessione, arrivata dopo anni di quasi totale silenzio. Silvio Muccino spiega con grande calma: “Ne parlo oggi perché è necessario parlare, può essere catartico. Ma se fosse stato per me ne avrei fatto a meno. Lo faccio perché Gabriele continua a tirarmi in ballo e afferma ancora di non sapere perché mi sono allontanato dalla famiglia. Continuando a dire che io sono scomparso da un momento all’altro mi sembra una persona che continua a ripetersi una storia per convincersene.“
In conclusione al suo lungo sfogo Silvio Muccino ha concluso che dopo tutto quello che la sua famiglia gli ha fatto, in questo momento non aprirebbe la porta al fratello Gabriele, che da quattro anni a questa parte lo attacca senza fargli sconti, e soprattutto non dicendo il vero. Giletti ha precisato che darà diritto di replica a Gabriele Muccino, il che ci fa presagire che la telenovela non finisce qui.