Il valore del nuovo Milan acquistato da RedBird

Un investimento importante (1,2 miliardi di euro), quello con cui RedBird acquisisce le quote di maggioranza del Milan. Come si spiega? Con il lavoro fatto da Elliott negli ultimi anni, capace di rilanciare il club muovendo due leve: aumentare i ricavi, diminuire i costi. E per il futuro si proseguirà sulla stessa strada

RedBird acquisisce il Milan e ringrazia Elliott per il lavoro svolto. Un vero e proprio capolavoro anche fuori dal campo, dal punto di vista economico e gestionale, quello fatto negli ultimi anni.

Lo dimostrano questi numeri, che hanno reso il Milan un club che ha anche (nuovamente) enormi potenzialità commerciali

Da quando Elliott ha rilevato il Milan (stagione 2018/19) ha scommesso sulle proprie capacità di risanamento delle aziende, rendendo possibile ciò che non lo sembrava. Non solo ha vinto, ma l’ha fatto contraendo i costi, producendo valore nei giocatori (puntando sui giovani) e guadagnando. Tutto ciò però non è stato frutto del caso. Vediamo come è stato possibile

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REDDITIVITA’

Innanzitutto Elliott ha dovuto affrontare una situazione debitoria non indifferente, per cui il primo passo è stato quello di ridurre il debito e mettere a posto i conti. Non facile con il Covid di mezzo.

Eppure, dopo il rosso record di 196 milioni (dovuto chiaramente anche alla pandemia), il debito nella scorsa stagione è stato dimezzato (nonostante perdurasse il Covid) e le previsioni dicono che quest’anno sarà ulteriormente dimezzato (circa -50). Sarebbe il valore più basso da 9 anni a questa parte.

Come si è arrivati a ciò? Agendo su due leve: aumentare i ricavi, abbassare i costi.

AUMENTO DEI RICAVI

Partiamo dall’analisi dei ricavi. Gazidis è riuscito a portare i ricavi più o meno agli stessi livelli di 10 anni fa, e la previsione del prossimo bilancio prevede il record del Milan degli ultimi 10 anni, grazie anche soprattutto al ritorno in Champions e allo stadio aperto (e pieno) per tutta la stagione. Obiettivo, sfondare il muro dei 280 milioni.

Ma la chiave di tutto questo è stato un aumento dei ricavi commerciali avvenuto in questi quattro anni, tornando ai livelli dell’era Berlusconi: ora con la fine della pandemia i suoi effetti sono ancora più evidenti.

E se 10 anni fa i ricavi del Milan erano i migliori in Italia (più importanti di quelli di Juve e Inter), ecco spiegato il potenziale che RedBird ha intravisto nella società rossonera risanata da Elliott.

RIDUZIONE DEI COSTI 

Abbassare i costi (cioè gli stipendi) è stata l’altra leva utilizzata dal Milan, come si diceva. E qui naturalmente è stato molto efficace il lavoro dell’area sportiva. Glistipendi sotto la gestione Elliott sono prima cresciuti (per effetto soprattutto della precedente gestione), ma poi piano piano sono diminuiti. E nell’ultima stagione (dopo gli addii di Calhanoglu e Donnarumma) dovrebbero essere inferiori ai 160 milioni. 

Il dato è ancor più interessante se consideriamo il rapporto stipendi-ricavi: il Milan nella gestione Elliot passa dal 99% (che significa che tutto quello che si guadagna viene speso in stipendi) a un 55-60% di questa ultima stagione. Un risultato straordinario, già abbondantemente in linea con il nuovo Financial Fair Play

COME CRESCE IL VALORE D’IMPRESA 

Analizziamo infine il valore della società, che corrisponde alla somma di quanto detto finora (e non soltanto al valore dei giocatori, che comunque è evidentemente cresciuto nel tempo). Secondo Football Benchmark, il Milan ha raggiunto il valore d’impresa più alto dal 2016 (ovvero da quando viene valutato): 578 milioni di euro.

Ma allora perché è stato pagato di più? Dipende dalla “solita” questione prezzo/valore.

Le potenzialità che RedBird ha visto nel Milan sono notevoli. Innanzitutto per il valore e la riconoscibilità del marchio Milan che ha un grande seguito in tutto il mondo. E poi perché fra le società più importanti nel mondo, il Milan – per la storia che rappresenta, per i risultati sportivi che (non) ha ottenuto nel recente passato e per le potenzialità commerciali che promette di sviluppare – è una di quelle con più margine di crescita

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