La modella è la nuova brand ambassador del marchio per il quale ha disegnato una capsule collection. Lorenzo Boglione, vicepresidente sales di BasicNet, racconta come è nata la partnership




Via i tacchi, Emily Ratajkowski segue il trend comfort chic e sceglie le scarpe da ginnastica. E non un modello qualsiasi ma le iconiche (e italianissime) Superga. Celebre dal 2013 grazie al video di Blurred Lines, oggi EmRata – diminutivo social di un account da 29 milioni di follower – è un modello di emancipazione. Dall’apparenza (ha scritto il libro Sul mio corpo proprio per denunciare come sia stata oggettivizzata in passato) e dagli stereotipi.Emily Ratajkowski posa per la fotografa Zoey Grossman

Trent’anni, attivista, femminista, moglie e madre di Sylvester nato un anno fa, la modella e imprenditrice americana è la nuova brand ambassador di Superga. Per il marchio italiano ha anche disegnato una capsule che porta il suo tocco moderno in due classici come i modelli 2750 e Alpina: “Adoro Superga e le sue sneakers senza tempo, stanno bene con tutto“.

Una definizione efficace, come l’intuizione di fare di Emily il volto nuovo del brand. Merito dello sguardo fresco di Lorenzo Boglione, 36 anni, vicepresidente sales del gruppo BasicNet, fondato dal padre Marco Boglione nel 1994, quotato in Borsa e proprietario di vari marchi tra i quali K-Way e Kappa. Lorenzo Boglione, vicepresidente sales del gruppo BasicNet
Lorenzo Boglione, perché proprio EmRata?
“Rappresenta perfettamente la ragazza Superga, è una madre, giovane, comunque acqua e sapone. Un personaggio internazionale dall’enorme seguito, anche in Italia”.
È anche una paladina dell’empowerment femminile: è stato un fattore a suo favore?
“Non è stata scelta perché femminista ma perché contemporanea, è una donna che sa interpretare in modo corretto le tematiche attuali. Ha abbracciato il femminismo senza esasperarlo e senza rinnegare l’inizio della sua carriera”.
L’ha conosciuta personalmente?
“Non ancora ma lo farò presto, a inizio estate sarà in Italia per un evento che celebrerà la parternship”.
È stato facile convincerla?
“Quasi naturale. Indossa le nostre scarpe da sempre e questo significa che il brand le piace. Scegliamo così le nostre ambassador, con Chiara Ferragni è stato lo stesso”.
PARTNERSHIP



Fatto sta che i vostri ambassador, da Alexa Chung a Hailey Bieber, sono sempre molto cool.
“Questo significa avere la sensibilità di conoscere il proprio marchio e a volte saper frenare la voglia di lavorare con chi potrebbe non abbinarsi bene a noi”.
Superga è metafora di Italia, come gestite questo patrimonio?
“Come fanno tante grandi aziende, rimanendo fedeli ai valori e alla storia del brand e portandolo nel mondo contemporaneo”.
Fino al metaverso?
“Stiamo con i piedi per terra. Magari ci entreremo e ne trarremo soddisfazioni, lo stiamo studiando, ma per il momento facciamo scarpe per i comuni mortali”.
Gli Stati Uniti sono un mercato importante per voi, cosa piace agli americani delle Superga?
“Agli americani piace l’Italia. E le Superga sono come il gelato, come la Costiera Amalfitana, come Portofino”.
Però ci vuole talento a diventare un simbolo.
“Noi abbiamo comprato un marchio con i suoi 100 anni di storia che è diventato un patrimonio del design italiano. Lei cambierebbe in modo radicale la Gioconda? Abbiamo avuto la fortuna, la capacità e il coraggio di acquistare un brand forte e ci abbiamo lavorato con attenzione e con amore”.