di Valentina Guerra

Oggi si celebra il matrimonio di Paola Turci e Francesca Pascale che hanno scelto per le loro nozze non solo una data simbolica ma anche una location da sogno immersa tra ulivi e vigneti.

Michele, il fiorista, corre da una parte all’altra di fronte al palazzo comunale di Montalcino, il volto imperlato di sudore. «Le ortensie mettile lì. Attento – quasi grida – così rovini la curcuma bianca!». Manca poco all’arrivo degli invitati alle nozze di Francesca Pascale e Paola Turci. E nel centro del piccolo borgo toscano nel cuore della Val d’Orcia, in provincia di Siena, fervono i preparativi. I ragazzi che lavorano con Michele, della ditta Eden Flower, corrono da una parte e dall’altra sotto i 38 gradi all’ombra.

Nozze Pascale-Turci, tutto pronto
Il sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli, che officerà la cerimonia, sta arrivando trafelato in macchina da Siena: «Che giornata! Risponde a telefono – Oggi tre matrimoni in programma, e pure il Palio. Io sono presidente della provincia e devo esserci. Ma sono contento di farlo, unire una coppia che si ama è uno dei privilegi del mio lavoro». Anche i bodyguard sono già in posizione: fermi di fronte all’ingresso del palazzo dei Priori, la sede storica del Comune, occhiali scuri e camicia bianca, pronti a fermare curiosi troppo insistenti e possibili imbucati.
P U B B L I C I T A’

L’ombra di Berlusconi rinfresca l’aria
Una trentina, secondo le indiscrezioni, gli ospiti che presenzieranno al “sì”. Mentre più tardi la festa si sposterà al Castello di Velona, l’esclusivo resort immerso tra i vigneti e i cipressi a pochi chilometri dal centro storico, per il ricevimento. In paese, ormai da giorni, non si parla d’altro che di questo matrimonio (perché per tutti di questo si tratta, nessuno dice “unione civile”). «Ma è vero che verrà anche Berlusconi?», chiede ai cronisti Piero, pensionato seduto al caffè Il Leccio di fronte al Comune.


La curiosità dei residenti
Perché di matrimoni vip se ne fanno tanti a Montalcino, patria del Brunello incastonato tra colline, cipressi e vigneti. Un’ottantina all’anno, cioè quasi due a settimana, racconta il sindaco. Ma quello della ex compagna del Cavaliere con «la cantante di Sanremo», come da queste parti definiscono affettuosamente Paola Turci, ha risvegliato la curiosità dei poco più di 5 mila residenti del piccolo paesino come non succedeva da tempo. «Un’amica di una mia amica è parente di Paola Turci – si vanta al bar con le amiche Rossana, pensionata sull’ottantina – domani la chiamo e mi faccio raccontare tutto!».
GLI INSULTI OMOFOBI IN RETE
Non solo congratulazioni, ma anche insulti e critiche gratuite sono giunte subito dopo la notizia trapelata sui social e su cui Paola Turci ha voluto dire la sua, rispondendo con fermezza a chi davanti alla felicità altrui reagisce con disprezzo e ignoranza. L’artista, al messaggio del leone da tastiera in questione, “lesbicona che schifo”, ha risposto con le seguenti parole: “Ignoranza, omofobia, cattiveria e infelicità in una solo frase“. E a questa semplice frase non ci sarebbe nient’altro da aggiungere. Se non i tanti messaggi solidali e di auguri loro indirizzati, da Luca De Gennaro a Monica Cirinnà, da Massimo Gramellini a Carlo Calenda, da Paolo Berlusconi a Giovanni Toti. Per Rolling Stone Turci e Pascale sono “le Jodie Forster& Alexandra Hedison italiane”, di fatto sono due persone che si amano. Viva le spose!