Il Malaspina, uomo e artista oltre i luoghi comuni. Scopriamo chi è l’autore di “King Max”, opera dedicata al nostro magazine

a cura di Cristina Baldini

Bruno Scarpini, in arte Il Malaspina

Quando l’arte viene mossa dalla mente e dall’anima, dalla vitalità e dalla curiosità. La curiosità del Malaspina entra in un percorso che è la storia della propria esistenza riproposte come un’intrigante testimonianza fuori dagli schemi della banalità che troppo spesso ossessionano la cosmogonia ufficiale. E si riscoprono itinerari diversi, scelte fuori dal conformismo, voglia di vita e di vite. E, inoltre, esperienze divine dove il ritratto dell’artista non prescinde mai dall’opera, non quella che vediamo realizzata ed esaltata nello scrigno asettico della realizzazione , ma lei stessa opera quando sta per nascere o si sta formando nel lavoro più intimo. Un viaggio nel tempo trascorso, quello che pochi ricordano e ai più è celato. L’uomo come testimone, come abile testimone. Il Malaspina molto probabilmente lui stesso artista. Sornione, nello scoprire. Unico nel suo modo di essere.

Bruno, da dove nasce la tua arte ?

La mia arte nasce dal gigantesco bisogno di canalizzare i miei stati emozionali, ciò che alberga in me, dal bisogno di fare emergere il mondo sommerso , spesso melmoso che ho dentro, dalla voglia di urlare” io esisto”, dal passato che riaffiora dirompente ed inquietante, dai momenti belli ma soprattutto dai momenti di completo isolamento dal mondo, dove i miei viaggi mentali e spirituali mi portano a provare sensazioni ed emozioni che, solo chi vive la propria coscienza è in grado di provare .

Cosa di una tua opera mette meglio a fuoco la tua personalità artistica ?

La mia grande poliedricità mi porta a sperimentare sempre, e a spingermi “Oltre”, ogni opera è diversa dalle altre, ma con un legame indissolubile che le unisce tutte oltre a ciò che è visibile. L’istante in cui raggiungo l’apice è il momento in cui parte della mia anima si racchiude per sempre nell’opera.

P U B B L I C I T A’

Come nascono le tue opere ?

Domanda di riserva?????????? Se volete la verità, ho sempre avuto il problema di essere una persona metodica e maniaca del controllo, lo definisco problema perché di un problema vero si trattava, a livelli paranoici. La fortuna è stata conoscere una splendida persona che ho al mio fianco, Alessandra; Lei mi ha aperto la mente verso un nuovo modo di pensare, cosi da avere più tempo per ascoltare ciò che mi urlava dentro , il grido disperato di una grande voglia di creare .

Quali messaggi è possibile leggervi ?

Il mio pensiero è che in ogni mia opera convivano molteplici messaggi. Dallo stato d’animo di colui che guarda l’opera spesso svisceranti di attimi introspettivi di vita propria. Il proprio stato mentale di assorbimento visivo è ciò che ognuno è in grado di cogliere e fare suo per vivere una emozione.

“ Giocoliere di cuori “ 2018

I tuoi lavori esprimono anche i tuoi stati d’animo ?

Assolutamente si , il “ malaspina” nelle sue opere mette tutta la propria anima .

Cosa ti piace di THE MAX e come giudichi il nostro magazine ?

Oltre alla comodità di poterlo leggere dal portatile in qualsiasi posto mi trovi, ritengo che sia una rivista molto fresca, tecnologica, innovativa, non ripetitiva e soprattutto gradevole; la lettura di facile interpretazione quindi decisamente scorrevole e indicata per tutti , rivista che spazia a 360° con articoli intelligenti e mai volgari.

I miei complimenti vanno alla redazione di The Max Magazine: nelle persone di Gianluca Rossi, Valentina Guerra, Cristina Baldini, Hellen Lusardi, un grande ringraziamento all’editore ed amico Loris Zanrei per la splendida opportunità che mi ha dato di fare parte del Magazine .

Cosa vorresti dire o comunicare ai nostri lettori ?

Ai lettori che so già essere numerosi, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo, mi sento di augurare “buona vita a tutti” e w l’Arte.

King Max – L’opera

La mia interpretazione della composizione artistica “ King Max” è data dalla visione di un uomo alla guida, persona carismatica. un combattente con le idee chiare, tutto questo racchiuso nel busto perfetto, scultoreo come un Adone, qualcosa di inarrivabile.

Il colore oro che primeggia nell’opera è il prezioso successo.

La colata tricolore che rappresenta la bandiera italiana sulla spalla sinistra, è il nostro orgoglio nazionale, il non volere mollare mai, identificazione e sottolineatura di essere un magazine italiano in tutto il mondo. Sul petto altezza cuore il nome della rivista, grande passione e dedizione al proprio lavoro. Le ali simboleggiano la leggiadria, la freschezza mentre il mappamondo l’universalità della rivista.

La Biografia dell’artista

Il Maslaspina (Bruno Scarpini)

Nasce a Lodi il 18 luglio 1970.

Muove i suoi primi passi nell’Arte da autodidatta alla fine del 2002. La sua grande manualità, fervida fantasia ed innata curiosità lo avvicinano al polimaterico, con l’utilizzo di molteplici materiali tra cui canapa, seta, stucco, cemento, calce cruda, vetro, legno, resine, smalti, vernici, plastiche e materiale organico.

In breve tempo la sua poliedricità lo porterà a spaziare a 360° tra pittura e creazioni artistiche di varia natura; il suo grande rispetto ed affezione alla natura ed al mondo animale, in cui si rispecchia pienamente, lo indirizzerà al “riciclo artistico”, donando nuova vita a materiali destinati alla loro distruzione. A tal proposito ha creato l’opera intitolata “Involuzione” esposta presso Chie Art Gallery di Milano nel 2019. In questa opera il Malaspina vede trionfare il male sul bene, la cattiveria e l’egoismo di pochi sulle esigenze delle masse .Una lotta di classe che prosegue perpetua da tempi immemori, in cui il nero rappresenta la ricerca del potere,l’odio, l’alta finanza che incombe e si appropria dello spazio dei più deboli pur di prevalere nelle leggi della società consumista, dove l’ immagine e lo status trionfano sullo spessore dell’individuo.

La sua Arte è istintiva e poco equilibrata, come del resto il suo carattere in dissonanza tra momenti di dolcezza, sensibilità, altruismo è ruvida, spigolosa introspettiva e chiusura totale al mondo esterno, riflessi di vita vissuta, di voli pindarici e rovinose cadute, di grandi dolori, di sensazioni e forti emozioni, ciò che vive ogni giorno. Attivo nel sociale , il 24 agosto 2016 colpito dall’ impatto emotivo seguito alla tragedia del terremoto accaduto ad Amatrice, decide di organizzare un’asta benefica a Crema, cittàin cui vive, componendo un gruppo di artisti cremaschi con il nome di “CreArt”. Amante delle forme ed innamorato dei colori, vive un legame viscerale ed indissolubile con le proprie opere, legame dato dall’utilizzo del proprio materiale organico miscelato ai materiali utilizzati. La sua forte convinzione è che la vera Bellezza è sia talmente astratta ed estremamente soggettiva, da generare emozioni e riflessioni attraverso gli occhi di coloro i quali sanno cogliere la vera Essenza dell’ attimo, quasi impercettibile, in cui l’Artista racchiude una parte della sua Anima nell’opera stessa.

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