Salvatore Esposito: “Non volevo diventare un Boss, ho l’anima di un bambino”

Salvatore Esposito

Un boss della camorra, con tanto di tigre in camera da letto si risveglia dal coma nei panni di una bambina di nove anni. E la piccola, finita in rianimazione anche lei, si ritrova nel corpaccione del boss. È da qui che prende le mosse Rosanero, l’ultimo lavoro di Andrea Porporati interpretato da Salvatore Esposito e dalla giovanissima Fabiana Martucci. Il film, una produzione Sky Original è distribuito da Vision Distribution e prossimamente sarà visibile su Sky e Now. Ma, nell’attesa, sarà presentato in anteprima il 25 luglio al Giffoni Film Festival. Per Salvatore Esposito è il dodicesimo film della sua carriera iniziata con Gomorra e lo spietato Genny Savastano.

Era il 2014 e la serie tv fece conoscere al grande pubblico il 28enne attore. Poi è arrivato il cinema. Tra i suoi film ci sono Lo chiamavano Jeeg Robot e Puoi baciare lo sposo. Uno dei lavori più recenti è La cena perfetta in cui ha lavorato con Greta Scarano. Fino a Rosanero, in cui un camorrista e una bambina sono uniti da un destino singolare. E il boss, appena capisce quello che è successo dice: “Meglio morto che femmina”. “Lui è un tombeur de femmes è pieno di fidanzate e vuole dimostrare la sua mascolinità arcaica e troglodita”.

La storia di Salvatore Esposito inizia a Napoli, la città in cui è nato (il 2 febbraio 1986) e che è stata il set – reale e nella finzione televisiva – di “Gomorra”, la fortunata serie tratta dal romanzo di Roberto Saviano. «Sono nato a Mugnano, zona Nord, non lontano dai luoghi dove è stata ambientata, Secondigliano e Scampia, che conosco fin da piccolo. La mia, però, è una famiglia con valori forti, mi ha supportato e aiutato a realizzare il mio sogno», aggiunge definendo subito la lontananza tra lui e il personaggio che lo ha fatto conoscere nei 150 Paesi del mondo in cui la serie è stata distribuita. «Mio nonno, che ora purtroppo non c’è più, mi ha cresciuto a “pane, De Filippo e Totò”; insieme a lui guardavo i film di Troisi, ascoltavamo la musica di Pino Daniele… da buon napoletano sono parte del nostro DNA». E forse per questo ha sempre avuto la passione per la recitazione: «fin da piccolo volevo fare l’attore, volevo avere la possibilità di vivere molte vite, interpretare molti personaggi».

“In questa foto c’è quello che sarebbero stati Ciro e Genny in un’altra dimensione, se non fossero stati condannati ai loro ruoli, o se avessero avuto la forza di reagire al loro vissuto” così SALVATORE ESPOSITO SPIEGA la copertina di Rolling Stone dedicata alla quinta e ultima stagione di Gomorra

Tra una stagione e l’altra della serie, Salvatore si è cimentato in altri lavori, come “Taxxi 5” di Luc Besson, “Puoi baciare lo sposo”, di Alessandro Genovesi, che racconta la storia di una coppia omosessuale, o “L’Eroe”, di Cristiano Anania, dove interpreta un giornalista. «Gli orizzonti si stanno allargando. Cerco e voglio che mi diano la possibilità di raccontare delle storie, spesso sono opere prime, ma per me sono importanti. Tra i prossimi progetti in uscita ho due film: ”L’Ultima cena” di Davide Minnella, un film leggero, una storia d’amore moderna, e “Rosanero” di Andrea Porporati, che è una fiaba contemporanea». Ma ha anche progetti come autore. «E questa è stata un’altra scoperta, volevo scrivere un soggetto cinematografico ed è nato il mio primo romanzo, “Lo Sciamano” (il cui protagonista Christian Costa è un profiler esperto di delitti rituali, nda), a giugno dovrebbe uscire il secondo capitolo, sarà una trilogia. E diventerà una serie televisiva ambientata tra Benevento – città tradizionalmente di streghe – Roma, Napoli… e l’estero»

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Salvatore è appena rientrato dagli Stati Uniti, da Los Angeles, dove gli hanno consegnato il Best Movie Award. E se gli si chiede di sognare un ruolo, anche all’estero, si immagina in un supereroe, e dei registi con cui vorrebbe lavorare, risponde «Tarantino e Scorsese», ma si sente che ha i piedi ben piantati per terra e un talento raro, la gratitudine: «ho sempre cercato di ottenere il massimo da quello che mi veniva donato, so che in questi otto anni ho ottenuto tanto, fatto tanto, voglio continuare a impegnarmi verso obiettivi sempre più importanti». E sperimentare. Un rapporto che lo mette spesso di fronte a se stesso: «per il mio mestiere ho imposto stravolgimenti al mio corpo, tali che a volte provocano disturbi; in poco tempo devi dimagrire, ingrassare, mettere massa muscolare, toglierla… Cose che non fanno molto bene. Ma un attore è la sua mente, il suo corpo, la sua voce».

STORY

Salvatore Esposito è un attore italiano. È conosciuto da più per il ruolo di Gennaro “Genny” Savastano nella serie tv di successo “Gomorra”. Salvatore ha partecipato anche ad altri film come “Lo chiamavano Jeeg Robot” e “Puoi baciare lo sposo”.

P U B B L I C I T A’

Chi è Salvatore Esposito?

  • Nome: Salvatore Esposito
  • Età: 34 anni
  • Data di nascita: 2 febbraio 1986
  • Segno Zodiacale: Acquario
  • Luogo di nascita: Mugnano di Napoli, in provincia di Napoli
  • Professione: attore
  • Altezza: 1,84 cm
  • Peso: 80 kg
  • Tatuaggi: Salvatore ha un tatuaggio sul petto con su scritto “No confio ni en Dios”, una frase in spagnolo che significa ”Non mi fido nemmeno di Dio”. Questo tattoo l’ha fatto in una vacanza in Honduras
  • Instagram ufficiale: @salvatoreesposito
  • Canale YouTube: Mrsalvatoreesposito

Biografia Salvatore Esposito

Salvatore Esposito nasce il 2 febbraio 1986 in un piccolo paese in provincia di Napoli, Mugnano. Suo padre lavora come barbiere e Salvatore ha anche due altri fratelli.
La sua passione per la recitazione nasce molto presto: non a caso, subito dopo il diploma partecipa già a due cortometraggi: “Il consenso” e “Il principio del terzo escluso”.
Dopo il diploma linguistico, comincia a frequentare l’Accademia di Teatro Beatrice Bracco e successivamente la Scuola di Cinema di Napoli. Parallelamente lavora anche come commesso in noti locali di Napoli.
Dopo queste esperienze, Salvatore decide di compiere il grande passo trasferendosi a Roma, per cercare appunto di entrare nel mondo del cinema e della recitazione.

Lavoro e Carriera

Salvatore Esposito lavora come attore in Italia. Il suo primo ruolo importante lo ottiene nel 2013, quando gli viene proposto di entrare nel cast della fiction “Il clan dei camorristi”. La serie, andata in onda su Canale 5, è fortemente ispirata alle vicende del clan dei Casalesi, anche se ciò non viene dichiarato ufficialmente dalla produzione.
Il successo arriva, però, con un’altra serie tv, nel quale Esposito partecipa però come protagonista: Gomorra. Qui, Salvatore ottiene il ruolo di Gennaro “Genny” Savastano, figlio del boss camorrista Pietro, viziato, arrogante e violento. Il personaggio è volutamente ispirato a Cosimo di Lauro, figlio del boss Paolo. Recita insieme ad altri importanti attrici italiane, ed insieme anche al rapper Livio Cori.
Durante la registrazione della serie, Esposito ha dovuto anche perdere 20 kg, per mettere in luce il cambiamento del protagonista al ritorno di un viaggio in Honduras.
Salvatore partecipa alla serie per tutte le 4 stagioni (partecipa anche, insieme a Ciro Priello, ad uno dei video de Gli effetti di Gomorra sulla gente) e parallelamente lavora anche in altri film, questa volta cinematografici. Prende parte alla pellicola “Lo chiamavano Jeeg Robot”del 2015 con Luca Marinelli e Claudio Santamaria e “Puoi baciare lo sposo”, film del 2018.

Nel 2016 collabora al film Zeta

Successivamente entra a far parte della quarta stagione della serie Tv Fargo non risparmiandosi diversi ruoli al cinema. Tra i suoi ultimi film ricordiamo AFMV – Addio fottuti musi verdi (dove ha un piccolo ruolo anche Mariana Rodriguez) Taxi 5, L’eroe, L’immortale, e l’ultimo film di genere impegnato dal titolo Spaccapietre.

Instagram

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