70 anni di Roberto Benigni, monumento nazionale. I 10 momenti indimenticabili della carriera

Dall’assalto alla Carrà sul palco di Fantastico 1991 alla camminata sulle teste delle star agli Oscar 1999, fino all’inno di Mameli intonato a Sanremo 2011. Celebriamo i favolosi 70 anni del mattatore toscano.

Sulla rete nazionale, il mattatore celebra la Costituzione della Repubblica Italiana in uno spettacolo che si conclude in un'enorme standing ovation del pubblico.

Roberto Benigni compie 70 anni da icona assoluta della commedia Italiana fino a portatore sano di allegria. La favola del geniale toscanaccio, nato il 27 ottobre del 1952, comincia a Vergaio in una famiglia contadina che gli «regalò la povertà»; un dono che il comico ha saputo trasformare nella «madre di tutte le ricchezze». La sua impareggiabile carriera inizia a suon di monologhi di irriverente poetica dalla scena underground degli anni ’70. Sotto l’ala di Giuseppe Bertolucci, debutterà nelle sale in Berlinguer ti voglio bene prima di lavorare con i più grandi: da Troisi a Jarmusch, passando per Edwards fino a Fellini. Al cinema è stato Il piccolo diavolo (1988), Johnny Stecchino(1991) e Il mostro (1994), nelle tre pellicole di enorme successo da lui stesso dirette. Nel 1983, durante le riprese di Tu mi turbi, conosce Nicoletta Braschi che diventerà sua moglie e musa.

Nel 1999, Benigni fa la storia con le 7 nomination agli Oscar (tra cui quella per miglior film e regia) per La vita è bella. La tragicommedia sull’Olocausto vincitrice di 3 statuette: quella per miglior film straniero, miglior colonna sonora (a Nicola Piovani) e quella per miglior attore protagonista. «Robertooo» diverrà così il primo interprete non anglofono a trionfare in questa categoria. C’è poi il Benigni divulgatore, immenso nelle sue letture della Divina Commedia di Dante(per esempio) e il Benignaccio «disturbatore» televisivo con le sue gagrimaste impresse nella memoria collettiva. Dall’assalto a Raffaella Carrà sul palco di Fantastico alla camminata sulle teste di Hollywood nella notte più magica di sempre, fino all’inno di Mameli intonato a Sanremo 2011 sul cavallo bianco. Festeggiamo i 70 anni del Roberto (inter)nazionale con 10 suoi momenti memorabili in tv.

Il capolavoro cinematografico con l’amico Massimo Troisi. Geniali e irriverenti in un film entrato nella storia del cinema italiano

“ Non ci Resta che piangere “ 1984

Il bacio con Olimpia Carlisi a Sanremo 1980

Sul Palco dell’Ariston, il Benigni conduttore (insieme a Claudio Cecchetto e Daniele Piombi) fa scandalo baciando l’allora compagna: un’appassionata effusione lunga ben 40 secondi.

Un ciclone nel salotto di David Letterman, 1986

Il re dei talk lo definisce «l’italiano più divertente di sempre» dopo che il comico toscano fa il suo ingresso trionfale accomodandosi sullo schienale della poltrona. L’ospitata è per promuovere il film di Jim Jarmusch Daunbailò, in cui Benigni divide la scena con Tom Waits.

L’assalto a Raffaella Carrà a Fantastico 1991

Ospite della regina della tv, il Benignaccio si lancia in un irrefrenabile monologo sexy tentando di acciuffare la Raffa di rosso vestita.

P U B B L I C I T A’

And the Oscar goes to….. Robbertoo!

Il trionfo agli Oscar 1999. Un’incontenibile Sophia Loren annuncia il nome del comico toscano che saltella sugli schienali delle poltroncine e raggiunge il palco passando sopra le teste delle star di Hollywood.

Benigni «aggredisce» Baudo a Sanremo 2002

L’ex giullare della tv ritorna a Sanremo dopo 22 anni per creare scompiglio e strapazzare una delle sue «vittime» preferite: Super Pippo.

Lo striptease da Celentano, 2005

La «benignata» allo show Rockpolitick. Il mattatore toscano si spoglia, rimanendo con maglia della salute e mutandoni.

Recita Dante in prima serata, 2007

Ispirandosi al tour Tutto Dante, il Benigni divulgatore fa il boom di ascolti raccontando la Divina Commedia in diretta Rai. L’artista rivelò che, ai tempi suoi, quelle terzine si tramandavano di padre in figlio.

Canta l’inno di Mameli a Sanremo 2011

Per l’anniversario dell’Unità d’Italia, il comico entra all’Ariston in sella a un cavallo bianco e spiega l’inno nazionale come solo lui sa fare.

I dieci comandamenti secondo Benigni, 2014

Un biblico one man show che tiene incollati allo schermo milioni di abbonati Rai.

La lettera d’amore alla Costituzione, 2016

Sulla rete nazionale, il mattatore celebra la Costituzione della Repubblica Italiana in uno spettacolo che si conclude in un’enorme standing ovation del pubblico.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: