di Redazione
Le spettacolari fotografie dell’inverno su Marte, tra neve carbonica e fiocchi di neve quadrati
Le nuove immagini di Nasa ed Esa mostrano il Pianeta rosso a meno 123 gradi

Temperature estremamente basse, neve e polvere sono alcune delle caratteristiche del Pianeta Rosso

Immagine invernale nella regione degli Ultimi Scopuli vicino al polo sud di Marte

L’anidride carbonica e l’acqua presenti sul pianeta possono assumere la forma di ghiaccio e gelo, e gli scienziati studiano i paesaggi e le formazioni insolite per comprendere il clima di Marte, sia passato che presente.

Vale la pena ricordare che un anno su Marte ha 687 giorni, cioè quasi due anni sulla Terra; e il giorno dura 24 ore e 37 minuti.
Somiglianze con la Terra
Marte è più piccolo e più lontano dal Sole della Terra. Ma il clima dei due pianeti ha somiglianze come la presenza di un’atmosfera, il ghiaccio ai poli, i cambiamenti stagionali (con quattro stagioni) e la variazione dei modelli meteorologici. Winter on Mars costruisce un paesaggio “soprannaturale”, secondo gli scienziati che hanno analizzato le immagini catturate dagli esploratori robotici della NASA presenti sul pianeta. Neve, ghiaccio e gelo accompagnano le temperature sotto zero della stazione, ma si registrano in modo molto diverso dalla Terra.
Neve in due forme
La neve marziana assume due varianti: ghiaccio d’acqua e anidride carbonica, o ghiaccio secco. Poiché l’aria è rarefatta e le temperature estremamente basse, la neve ghiacciata sublima o si trasforma in un gas prima di toccare il suolo. Il tipo di ghiaccio secco colpisce il suolo.
I risultati suggeriscono che la neve si verifica solo negli estremi più freddi di Marte, sotto la copertura nuvolosa e di notte.
La formazione delle nuvole rende difficile per le telecamere sui veicoli spaziali in orbita vedere la neve cadere (ed è anche impossibile per le missioni sopravvivere al freddo). Solo strumenti scientifici speciali, come il Mars Reconnaissance Orbiter della NASA, possono scrutare attraverso la copertura nuvolosa.
Pertanto, è stato possibile per gli scienziati rilevare la neve di anidride carbonica che cadeva a terra.


“Poiché il ghiaccio di anidride carbonica ha una simmetria di quattro, sappiamo che i fiocchi di neve di ghiaccio secco sarebbero a forma di cubo”, afferma Sylvain Piqueux, uno scienziato di Marte presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA nel sud della California.
Secondo Piqueux, dalle immagini ottenute dal Mars Climate Sounder, è possibile affermare che i fiocchi di neve sarebbero più piccoli della larghezza di un capello umano.
Meraviglia paesaggistica
Per gli scienziati, la scoperta più favolosa è associata alla fine dell’inverno, quando tutto il ghiaccio accumulato inizia a “scongelarsi” e sublimare nell’atmosfera.

Con questo, il ghiaccio assume forme sorprendenti e belle, che ricordano ragni, macchie dalmate, uova fritte e formaggio svizzero.
Il “disgelo” provoca anche l’eruzione dei geyser. Il ghiaccio traslucido consente alla luce solare di riscaldare il gas sottostante, che alla fine esplode e invia in superficie ventagli di polvere.
Tali ventilatori hanno permesso agli scienziati di studiare il modo in cui soffiano i venti marziani.
Dalle immagini più recenti è possibile osservare due enormi crateri da impatto, raggruppati con strati alternati di ghiaccio d’acqua e sedimenti chiamati “depositi a strati polari”.
Man mano che il ghiaccio si esaurisce, le regioni più alte diventano libere dal gelo e le dune scure perforano il gelo superficiale. Quando questo inizia a sublimare, durante la primavera, viene rivelata la sabbia delle dune di colore più scuro.
P U B B L I C I T A’

Gli scienziati ritengono che la polvere che riempie le dune sia scura perché proviene da materiale sepolto dai vulcani eruttati nella storia antica di Marte.