
Nella tempesta dei mercati azionari gli orologi di lusso si sono rivelati essere un porto sicuro. Ecco l’apprezzamento degli orologi più scambiati sul mercato nell’ultimo anno
Mentre i mercati crollano sotto il peso di un’inflazione che ha fatto la sua ricomparsa in scena, tassi d’interesse sempre più alti e una crisi geopolitica che non si è ancora risolta, c’è un asset, fuori dal perimetro dei mercati finanziari, che sembra resistere alle intemperie odierne. Si tratta degli orologi di lusso, tra i beni di collezione più in voga nell’ultimo decennio, che anche nel 2022 hanno restituito performance, seppur più contenute che in passato, positive.
Le azioni scendono, gli orologi salgono
È quanto si osserva guardando all’indice Subdial 50 che traccia la performance di 50 tra gli orologi più iconici di sempre, non a caso i più scambiai sul mercato. L’indice nel suo complesso, a fronte ci una contrazione del mercato azionario del 16% (S&P 500) negli ultimi 12 mesi, è arrivato a guadagnare l’8%. Il che conferma che gli orologi di lusso sono un ottimo bene rifugio in tempi di crisi come questo, più addirittura dell’oro che quest’anno ha perso l’8,8% del suo valore.
I migliori orologi dell’anno

Guardando ai 50 orologi che compongono l’indice generale – per la stragrande maggioranza Rolex – il segnatempo che più si è apprezzato negli ultimi dodici mesi è il Patek Philippe Nautilus. La referenza 5711/1R-001 ha raggiunto il prezzo medio di 161.452 dollari, il 34,8% in più rispetto ad un anno fa. Segue il Rolex Daytona, referenza 116523, al secondo posto con un apprezzamento del 22,7%. Chiude il podio in termini di performance un altro Nautilus, la referenza 5990/1A-001 (21,3%).
I brand al top
Quanto poi alle singole marche, Subdial fornisce un indice che rispettivamente segue l’andamento di prezzo di 8 brand. Ogni indice è composto da dai 10 orologi più scambiati appartenenti a quel brand. Facendo la media (semplice) delle performance dei 10 top orologi, emerge che il marchio che si è più apprezzato è A.Longe & Shone, su del 37%, seguito da Patek Philippe (+17,9%) e IWC (+13%