A cura di redazione

Sinead O’Connor è morta a 56 anni. L’artista di Dublino, divenuta famosa per la sua cover di «Nothing Compares 2 U» di Prince, se ne è andata un anno dopo la scomparsa del figlio Shane, toltosi la vita a 17 anni dopo essere fuggito dall’ospedale. Lascia tre figli.
Al momento della sua morte si chiamava Shuhada Davitt, nome scelto dopo essersi convertita alla religione musulmana. Aveva dato l’annuncio nel 2018: «Questa è la naturale conclusione del viaggio di qualsiasi teologo intelligente. Tutto lo studio delle Scritture porta all’Islam. Il che rende ridondanti tutte le altre scritture. Mi verrà dato (un altro) nuovo nome. Sarà Shuhada Davitt»
«Sono stata una persona molto travagliata». Tempo fa, dovendosi descrivere, Sinead O’Connor aveva usato queste parole, specificando anche una cosa però, dopo tante inquietudini: «Indietro non ci voglio tornare». Ma il buio la accompagna praticamente da sempre. Nata a Dublino nel 1966, la sua è stata un’esistenza difficile già dall’infanzia: al momento della separazione dei genitori, quando lei aveva 9 anni, era stata affidata alla madre — alcolizzata e depressa, morirà molti anni dopo in un incidente d’auto — diventando vittima dei suoi abusi e innescando quel rapporto di amore e odio con lei, poi cantato anche in diversi suoi brani.